Anche l’Atalanta banchetta in quel di Milano sponda Inter. I bergamaschi portano via un punto e gli va pure bene perché Gava, arbitro della contesa, ha fatto quel che poteva per indirizzare la gara verso i prescritti. Pazzini si strattona con un difensore dell’Atalanta, ad un certo punto, prende il giocatore degli ospiti lo cinge con il braccio al collo e se lo porta a terra. Solo Gava ci vede un inesistente rigore e ammonizione per il povero malcapitato bergamasco.
Nella ripresa, piena area di rigore, entrata da dietro di Lucio sul giovane Gabbiadini che lo aveva lasciato sul posto come una bella statuina: penalty solare, grande come il vecchio stadio di San Siro, pubblico ammutolito in attesa del fischio di Gava, fischio che, nello stupore generale, non arriva. Le cose a questo punto, verrebbe da pensare, possono essere due:
1 Gava è interista
2 Gava è incapace
Il brutto sta nel fatto che la prima opzione non esclude la seconda e viceversa.