Fiorentina Juventus finisce con i bianconeri che, giustamente, sul cinque a zero smettono di cercare la porta viola. Viola di lividi i padroni di casa, presi nel gioco bianconero, non sono riusciti a dare seguito ai loro minacciosi propositi della vigilia. Amauri, tirato a lucido di barba e capelli con rifinito pizzetto e piastra liscia stile mocio vileda in testa, non ha praticamente toccato palla.
Il tifo viola, festante e rigoglioso all’inizio, con Renzi e Della Valle a cantare l’inno di casa, ha perso inutilmente tempo ad insultare un divertito Antonio Conte anziché incitare chi veramente ne aveva assoluta necessità: la Fiorentina. Juventus che ha iniziato il match sulla falsariga delle partite giocate a Bologna e Genova. Gran ritmo e fluidità di gioco, giocatori pronti al sacrificio e grande compattezza di squadra. Al di là della stupida reazione di Cerci che ha costretto la squadra di casa in dieci a metà primo tempo con la Juventus già in vantaggio, la buona serata dei bianconeri s’era vista fin dalle prime battute con un ispiratissimo Mirko Vucinic e un centrocampo che lasciava ben poco ai malcapitati viola.
Elogiare dopo una partita del genere Pirlo, Vucinic e Vidal è fin troppo facile. Ci piace ricordare che su queste pagine, abbiamo sempre difeso il talento del montenegrino e l’assoluta necessità di avere l’inarrivabile classe di Pirlo sempre in campo. Per Vidal e Marchisio si è trattato solo di attendere il ritorno di una forma fisica accettabile.
Due parole sulla difesa. In piena emergenza per Genoa e con il solo Bonucci con la Fiorentina, il pacchetto arretrato, aiutato dalla copertura dei centrocampisti, ha subito praticamente zero tiri. Un bel risultato pure questo. Da notare come ancora una volta, mentre Conte pensa solo ed esclusivamente alla Juventus, Allegri in quel di Parma, ha ancora una volta rilasciato dichiarazioni tutt’altro che rasserenanti. Un disco rotto, lo abbiamo già scritto.