A Parma con 20 cm di neve, secondo alcuni fenomeni dell’informazione, si sarebbe dovuto giocare. A Napoli con il sole e nessun problema al manto erboso, no. Viva l’obbiettività. Giustamente, Conte si è arrabbiato con chi ha fatto basse allusioni riguardo le intenzioni della Juventus circa la volontà o meno di scendere in campo su un terreno ricoperto di neve e più tardi, probabilmente ghiacciato. Partita rinviata, amen. Recupereremo Vucinic e qualche giocatore che ieri era stanco? Chi può dirlo, forse sì e forse no. Siamo nelle mani dell’imponderabile e con l’imponderabile non si scherza.
Capitolo calciomercato. Marotta ha portato in questa sessione di mercato: Borriello, Caceres, Padoin e il giovane Ouasim Bouy che inizialmente si aggregherà alla primavera. Ceduto Pazienza in prestito all’Udinese, gli ex giocatori Amauri e Iaquinta a Fiorentina e Cesena, Marco Motta al Catania, tutto si può dire meno che Marotta e Paratici non abbiano fatto operazioni interessanti.
Un giocatore per reparto, uomini per puntellare e non stravolgere alcun equilibrio. Caceres jolly in difesa, Padoin tuttofare a centrocampo e Borriello, ottima alternativa per l’attacco. Non mi sembra poi così male. C’è stata una linea, una logicità nelle scelte, un’idea portata avanti coerentemente con quello che il mercato aveva in vetrina.
Pensate a cosa è successo al Circo nerazzurro. Il cantante convoca Thiago Motta mentre Branca lo sta impacchettando per il Paris Saint Germain dell’amichetto Leonardo. Prendono Guarin dal Porto e scoprono che deve ancora rimettersi da un problema al polpaccio e ne avrà ancora per una ventina di giorni. Fenomeni, non c’è altro da dire.