Buffon la fiducia atto dovuto, Trapattoni panchinò Tacconi

Trapattoni non esitò a mettere in panchina Tacconi dopo una serie di partite sottotono

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Gli attestati di stima verso Buffon sono giunti, all’indomani della papera di Firenze, puntuali come una cartella delle tasse. Conte e la Juventus, hanno confermato la fiducia nel numero uno bianconero e della nazionale. D’altra parte, con il Madrid alle porte, cos’altro

avrebbero potuto fare? Perché, parlando fuori da ogni morso di rabbia, dietro Buffon c’è un buon portiere come Storari ma nulla di più.

Il fatto è che per stare tra i pali della Juve non basta essere un buon portiere ma devi appartenere alla categoria dei super numeri uno. È la storia che ce lo impone e quella recente porta i nomi di Zoff, Tacconi, Peruzzi e Buffon.

Ci fu un periodo, durante l’interregno di Trapattoni, che vide un distratto Tacconi finire in panchina sostituito con ottimi risultati da Luciano Bodini. Era la stagione 1984-85, Bodini era stato, prima vice di Zoff e poi lo divenne anche di Tacconi. Bodini restò alla Juve per dieci anni fornendo ogni volta che ce ne fu bisogno un eccellente contributo alla causa. Oggi non abbiamo un numero dodici di tale livello e men che meno uno di futura prospettiva in rosa.

Storari è buono al massimo per un turn over, un’emergenza limitata nel tempo, ecco perché la fiducia a Buffon è un atto dovuto.

Buffon la fiducia atto dovuto, Trapattoni panchinò Tacconiultima modifica: 2013-10-23T11:28:26+02:00da rickyapple
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