La Juventus perde contro il Milan più brutto degli ultimi anni, stanchezza o troppa superficialità?
Un Milan appena appena decente, ha portato a casa un insperato successo contro una brutta Juventus. Sorvoliamo sull’inesistente rigore che ha permesso a Galliani di cambiare il salvaschermo del suo telefonino e ad Allegri di aggiungere un episodio alle favole da raccontare ai nipotini. Occupiamoci di noi e dei nostri limiti. Che non fosse serata lo si è capito già dai primissimi minuti con gli errori commessi su…
situazioni talmente elementari sulle quali soffermarsi sarebbe quasi superfluo.
Negli incontri di cartello non puoi permetterti di non essere al 100% in partita, con la testa intendo. Vidal deve capire questo se vuole arrivare ad essere un giocatore forte in tutto. Non basta correre se poi vai dove non serve e lanci contropiedi avversari con passaggi scellerati.
Per fermare Isla, un giocatore tra i più forti, è bastato un modestissimo, anonimo Constant. Andiamo, il cileno andava avvicendato già a metà del primo tempo con Pepe e non con Padoin ad inizio di ripresa. Non credo che la squadra fosse stanca, il secondo tempo è stato giocato a buon ritmo e con buon vigore fino alla fine. Il Milan è stato messo nella sua metà campo e non è riuscito a ripartire quasi mai.
Quello che non è piaciuto, è stato l’atteggiamento dei vari Quagliarella, Vidal e Asamoah, atteggiamento che non può essere mai condiviso, a maggior ragione in un match che al di là del risultato, è sempre una vetrina importante. Di Vidal e della sua pessima serata abbiamo già scritto.
Veniamo ad Asamoah. Il ghanese ha giocato svogliato facendosi surclassare da De Sciglio, il che è tutto dire. Quagliarella infine. Poco pressing sui difensori del Milan, non ha dato una mano a centrocampo e, tranne una timida conclusione, ha combinato pochissimo.
Quagliarella è uscito scuotendo più volte la testa e, arrivato vicino ad Alessio, coprendosi con il bavero del giubbotto, ha detto qualcosa verso il mister. Atteggiamento da presuntuoso, atteggiamento inaccettabile. Conte ha di che lavorare, certi divismi meglio metterli subito alla porta. Il mister, fin dal primo giorno, disse che la squadra doveva uscire dal campo con la maglietta sporca e sudata. Ieri qualcuno l’ha conservata immacolata. Non ci piace.