Conte, Pepe e Bonucci deferiti, Ranocchia…prescritto!

palazzi inter.jpg


Conte, Pepe e Bonucci sono stati deferiti da Palazzi mentre per Ranocchia, difensore di quel Bari che, secondo la tesi accusatoria, aveva tutta la difesa in odore di combine, l’integerrimo Procuratore Federale non ha ritenuto chiedere alcun provvedimento. Vediamo alcune particolarità di questi deferimenti. Prendiamo Pepe. Il giocatore, rifiuta di partecipare alla combine ma, non denunciando il presunto tentativo, la procura lo accusa di omessa denuncia.

A Pepe non è bastato essere onesto, Palazzi, dall’alto dei suoi valori, avrebbe voluto…

di più. In questo modo però, il pentito tanto caro al Procuratore Federale, vedrebbe consumata la sua vendetta verso chi, in teoria, si sarebbe frapposto tra i suoi propositi di combine e la riuscita dell’aggiustamento dei risultati. La cosa che balza all’occhio è che di quell’Udinese-Bari, i friulani non hanno altri deferiti. Pepe onnipotente.

Veniamo a Conte. Per il nostro mister, il discorso è ancora più assurdo. Palazzi crede ciecamente, come par di capire, alle parole di Carobbio. Il pentito dice che Conte avrebbe riferito alla squadra, durante la riunione tecnica, di accordi raggiunti tra le dirigenze delle società per il raggiungimento di risultati pattuiti. Ora, se togliamo Conte, Stellini e Angelo Alessio, possibile che i venti e passa giocatori presenti a quella riunione tecnica non vengano denunciati per omessa denuncia? E i dirigenti del Novara con l’allora l’allenatore? Mistero targato Palazzi.

Per Bonucci la situazione si fa più grave. La cosa singolare, ma conoscendo come opera Palazzi neanche tanto, è che Ranocchia, l’altro centrale della difesa di quel Bari, sembra essere l’unica vergine in un gruppo di prostitute. Film già visto. Anche l’Inter, secondo Palazzi era immacolata salvo poi scoprire, con grave dolo nel ritardo, che era più imbrattata di un murales.

Conte, Pepe e Bonucci deferiti, Ranocchia…prescritto!ultima modifica: 2012-07-26T16:04:58+02:00da rickyapple
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento