Le prodezze e la classe di Tevez e la buona prova con goal di Llorente lanciano la Juve su un catenacciaro Verona. In testa Roma e Napoli volano

Il tiro a bersaglio della Juve su un rinunciatario Verona, produce 2 goal di pregevole fattura, tre legni, due dei quali con un tiro del solito Carlito. Juve straripante in attacco e, fatalmente quando si gioca con questa proiezione offensiva, esposta alle ripartenze degli ospiti. Ripartenze che sono poche ma molto velenose. Peccato non aver concretizzato almeno il terzo, meritatissimo goal, avrebbe

permesso come giusto, un finale del match più rilassato. Tevez oltre ogni ulteriore elogio possibile. Classe, potenza, abnegazione, leader assoluto, è il vero trascinatore di questa Juve di inizio stagione. Ci prova in ogni modo e meriterebbe almeno la doppietta.

Giganteggia in campo anche quel Barzagli che non riesce ancora ad essere a posto fisicamente. Assolutamente indispensabile quando si fanno questo tipo di partite, Andrea ha un tempismo e una velocità di testa e di gambe che ne fanno il più forte difensore italiano attualmente in circolazione e, tra i primissimi in Europa.

Buone anche le prestazioni dei laterali di spinta con un Isla che migliora di partita in partita. Centrocampo a posto con Pogba che, aspetto realizzativo a parte, gioca una signora partita. Pirlo non giudicabile ma utile a sottrarre un uomo agli avversari, un uomo che Mandorlini ha sacrificato in marcatura asfissiante sul nostro regista tornandosene comunque a casa con una sconfitta e una montagna di palle goal della Juve. Ogbonna buonissimo in fase propositiva, migliorabile in copertura.

Infine Llorente. Lo spagnolo non è al massimo della condizione fisica e si vede soprattutto quando va in pressing sui difensori avversari e ci mette un botto di tempo rispetto all’agile Tevez. Ancora lento ma molto efficace nel tenere alta la squadra. Tecnicamente è forte, usa bene tutti e due i piedi ed è fortissimo nel gioco aereo. Fa goal e dopo gioca meglio, indubbiamente una risorsa che può dare variabili molto interessanti al gioco di Conte.

Due parole sul campionato. Roma e Napoli sono, con merito, in testa alla classifica. Le due capolista giocano bene collettivamente, hanno buone individualità, sono guidate da tecnici ben preparati e, in questo inizio, hanno mostrato di avere una fame importante. Tra le inseguitrici, credo che la Fiorentina possa migliorare il posizionamento rispetto lo scorso torneo mentre l’Inter, a mio modo di vedere, si trova seconda per caso, o meglio, per gentile concessione di un calendario davvero amico.