L’ALLENATORE DELLA JUVENTUS FA CAPIRE CHE SENZA UNA PROGRAMMAZIONE, UN PROGETTO EUROPEO, POTREBBE NON RIMANERE ALLA GUIDA DEI BIANCONERI.
La Juventus ha il 31° scudetto della sua storia a portata di mano, basta fare un punto da qui fino alla fine del torneo, ma, vincerlo domani 5 maggio,
avrebbe sicuramente un suo straordinario significato. Campionato difficile, quello di quest’anno, reso ancor di più complicato dagli ostacoli ad orologeria messi sul cammino dei bianconeri da Abete, Palazzi e compagnia bella.
La squalifica di Conte, quella di Alessio, la squadra sistematicamente sotto bombardamento mediatico. Vincere uno scudetto del genere sarebbe da grandissima squadra, da gruppo di veri uomini. Dimenticare quello che hanno fatto alla Juve fino a gennaio non è davvero possibile, poi, piano piano si sono arresi all’evidenza.
Juve competitiva su tutti fronti ma rosa sicuramente da puntellare con qualche innesto di grande qualità per il prossimo anno. I dubbi di Conte sono tutti qui. Fare meglio di quest’anno non sarà facile, cercare qualcuno per arrivare in fondo anche in Europa è questione di programmazione, Conte lo ha ricordato a Marotta e alla società. Uomo avvisato…