Volano bordate tra Cassano e Conte, polemica alimentata ad arte dai soliti noti pennivendoli.
Volevo scrivere un post sulla polemica tra Cassano e Conte ma a ben vedere, sarebbe solo tempo perso. Per Cassano, parla la sua carriera. Cassano, eterna promessa del calcio italiano, oramai avviato ad un pensionamento anticipato, ha vinto poco e quello che ha messo in bacheca, ce lo ha messo come comparsa.
Vince una Supercoppa Italiana ma non gioca la partita. Va al Real Madrid ma nel campionato vinto dagli spagnoli, gioca solo la miseria di sette partite. Vince un’altra Supercoppa Italiana, questa volta con il Milan, ma non gioca neppure questa partita. Mette in bacheca un campionato, sempre con il Milan giocando 17 partite segnando 4 goal.
Tutto qua. Dodici anni di carriera, 6 squadre cambiate e nessuna tifoseria che lo ricordi come un giocatore importante per la propria squadra. Chi lo prende, dopo un po’ sembra non veder l’ora di sbolognarlo da qualche parte. Dobbiamo aggiungere altro? Era una promessa, si è rivelato un grande bluff.