Moratti prescritto, Abete incompetente, Palazzi il braccio armato dei due amiconi con il benestare di Petrucci. Il triangolo perfetto se la suona e se la canta.
Moratti non capisce di calcio, la storia lo ricorderà per sempre come il Presidente spendaccione che è stato graziato più volte dalla Giustizia Sportiva. Moratti è il presidente che per vincere uno scudetto, ha cavalcato il populismo giustizialista creatosi sull’onda emotiva di calciopoli spacciando l’Inter per per una verginella finita per sbaglio in mezzo ad un bordello.
Moratti deve molto ad Abete e Palazzi, probabilmente la sua vecchiaia ai giardinetti. A Moratti piace questa giustizia fulminea con Moggi e la Juventus, pachidermica con l’Inter e i suoi rappresentanti.
Giustizia sportiva che deve agire in fretta con Conte, Pepe, Bonucci e si prende tutto il tempo con il suo Ranocchia ma anche con Mauri e qualche altro. Moratti ha talmente tanta fiducia nella Giustizia Sportiva che, invitato a farsi giudicare, meglio non ha trovato da fare che nascondersi dietro un umiliante Prescrizione.
La conferma di Palazzi alla guida della Procura Federale per altri 4 anni, non poteva essere un’iniziativa solo dell’inutile Abete senza l’approvazione di Moratti. Il cerchio si chiude, anzi il triangolo!