Alla Juventus di ieri sera, un punto contro uno Shakhthar in queste condizioni va più che bene. Nel valutare la prestazione dei bianconeri, non si può non tener conto di alcuni fattori, fondamentali ad inizio stagione. Aveva ragione Chiellini in sede di presentazione del match ad ammonire i compagni circa le difficoltà che avrebbero incontrato nella gara contro i campioni di Ucraina…
Lo Shakhtar, ha vinto gli ultimi tre titoli nazionali sulla Dynamo Kiev. In Ucraina hanno già disputato 10 giornate del campionato mentre noi siamo appena alla sesta, lo Shakthar è a punteggio pieno, 30 punti su 30 disponibili.
Per carità, nessuno cerca alibi per la prestazione di ieri ma è indubbio che i ragazzi di Lucescu, oltre a giocar bene, fisicamente ne avevano di più. Detto questo, il punto conquistao è d’oro perché gli ospiti avrebbero meritato di vincere per la qualità messa in campo e perché,se becchi una traversa all’ultimo assalto, un po’ di sfiga ce l’hai avuta eccome.
La Juventus le sue buone occasioni le ha pure avute ma se non hai il killer d’area, queste gare non le vinci. La mancanza di Pepe, il ritardo nel recupero e inserimento di Isla, hanno tolto frecce all’arco di Conte e Carrera, limitando anche qualche possibilità di aggiustamenti tattici.
La storia della Champions è ricca di squadre che, partite a razzo con prestazioni scoppiettanti, hanno finito col fiatone e l’eliminazione. Il punto conquistato ieri, mantiene vive tutte le possibilità di andare avanti verso gli ottavi di Champions.
Infine, due parole per la ridicola protesta di ieri allo stadio, sciopero del tifo contro il caro prezzi. Bagnare il ritorno in Champions con uno stadio muto è roba da consegnare agli annali del calcio. Complimenti ai promotori, geni incompresi, anche da noi.