Anche gli ultimi tentativi di mediazione stanno miseramente fallendo e la serie A scivola mestamente verso l’incrocio delle gambe da parte dei calciatori. E la cosa paradossale è che questo fermo, questo stop della prima giornata, non costerà un solo euro a questi privilegiati del mondo. Serie A ferma per lo sciopero dei calciatori anche se Tommasi con fare da provetto politico, si affretta a ripetere in tutte le occasioni che è la Lega Calcio a non voler giocare. Tommasi dovrebbe fare pace con se stesso. Prima dice che senza firma del contratto collettivo, i calciatori non scendono in campo, poi dà la colpa ad altri.
In questa storia nessuno sembra voler prendere la parte di nessuno. Io non credo si debba essere troppo teneri con i calciatori. I calciatori nel tempo, hanno avuto riconosciuti tutta una serie di diritti manco fossero poveri e disagiati operai. Il calciatore che non rientra più nei piani della società ad esempio, può rifiutare tutte le destinazioni proposte e, percependo regolarmente lo stipendio, continuare ad allenarsi con tutto il resto della squadra. Potere delle società in questo caso? Nessuno. Serie A in sciopero e partenza direttamente dalla seconda di campionato, il tutto posticipato di quindici giorni. Basteranno per trovare un accordo per il quale non sono bastati otto mesi?