Lecce facile su una pessima Juventus

Lecce Juventus 2 a 0. A Lecce la peggior Juventus della stagione. L’avevamo detto in sede di presentazione che questa trasferta avrebbe potuto riservare molte più insidie rispetto alla gara vinta in casa contro l’Inter. Nel calcio si deve unire la corsa alla tecnica. Oggi, nella Juventus, la tecnica è rimasta a Torino insieme alla corsa. Squadra molle sulle gambe e psicologicamente involuta. In mezzo al campo lottano solo Aquilani e Marchisio mentre Melo è il fantasma di se stesso. Pessima prestazione del pacchetto difensivo. Il Lecce avrebbe potuto vincere con un punteggio più largo e non ci sarebbe stato nulla da eccepire. Lezione non di calcio ma di come debba essere interpretata una partita di calcio. Non è che se ti chiami Juventus, gli avversari ti stendono il tappeto rosso per fare passerella. Delneri a fine partita ha parlato di enorme passo indietro e di squadra priva delle giuste motivazioni, di avversari motivati e umili. La Juventus non può lottare con il coltello tra i denti nelle classiche del campionato e farsi poi travolgere da squadre di fascia bassa come il Lecce. Bisogna chiedersi seriamente quanti e quali di questi giocatori abbiano la personalità da leader e siano capace di mettersi in testa al gruppo e tirare fuori l’impossibile da ogni singolo atleta. Senza uomini in grado di caricarsi il resto del gruppo sulle spalle, sarà sempre una Juventus umorale, in preda a questi alti e bassi. La discontinuità di risultati è sotto gli occhi di tutti, la Champions resta un miraggio e continuando con questa altalena di risultati, sarà dura prendere un posto anche nell’inutilissima Europa League.