Toni non salva una stanca Juventus
Dopo una lunga serie di risultati positivi, la Juventus cade due volte nel giro di tre giorni. Cade rovinosamente la squadra che Delneri aveva saputo motivare e tenere sulla corda fino alla sosta natalizia. Alla ripresa, è evidentemente un’altra Juventus quella che stiamo osservando. Mettiamo da parte per un attimo squalifiche e infortuni. Dov’è finita la grande freschezza atletica? Dov’è finito il pressing alto? Che fine ha fatto il mutuo aiuto che i giocatori si davano durante le partite? Se questa squadra perde una sola delle caratteristiche che le avevano permesso di restare attaccata al carro di testa della classifica, allora sono dolori. Se poi, di peculiarità ne spariscono più di una, allora il tracollo è inevitabile. Nella giornata di ieri, tutte le cosiddette ‘grandi’ sono andate in sofferenza sul piano del gioco. La Roma ha perso mentre Inter e Milan sono state tenute a galla solo dalle giocate dei singoli. Il punto è proprio questo. Il singolo che non c’è. La Juventus, rotto Quagliarella, non ha in rosa nessun giocatore in grado di finalizzare con una certa imprevedibilità il gioco della squadra. Perché ieri, pur non giocando bene, De Sanctis ha fatto due paratoni su Amauri e Toni. Tirare a campare con Toni, l’inguardabile Amauri, i terzini Grygera, Traorè e compagnia bella è solo un lento accanimento terapeutico. Del Piero fisicamente è ai minimi storici, non salta più neanche se stesso, Aquilani dopo aver dato molto ad inizio stagione adesso sta rifiatando, Marchisio non riesce a sostituire Melo come incontrista. Quello che sia successo durante la pausa è un mistero perché fisicamente questa è una squadra a terra. Poi ci sarebbe da analizzare il discorso societario. Andando di questo passo, lasciando i pezzi pregiati sempre agli altri difficilmente si tornerà ad essere competitivi ai massimi livelli ma di questo parleremo in un prossimo post. Sulla gara di ieri infine, pesa la rete annullata da Morganti. Toni salta in anticipo su tutti mentre il portiere partenopeo esce in evidente ritardo. Magari non sarebbe cambiato niente ma nel dubbio si continua a fischiare sempre contro.