Serie A più incerta dopo la diciassettesima giornata, Juve rimonta che spaventa l’Inter anche se a ridosso ci sono Napoli e Fiorentina
Juve rimonta
La settima vittoria bianconera, con tanto di spogliarello finale di un Allegri imbufalito, concretizza la Juve rimonta di Natale. Non fosse vero, Juve rimonta di Natale, parrebbe più il titolo di un “Cine-panettone”, una storia attinente più alla fantasia che alla realtà. Inizialmente destinati, stando alle cassandre di ottobre, a vivere un Natale ai margini, i bianconeri, con un filotto di sette vittorie consecutive, la bellezza di ventuno punti messi in cascina tutti d’un fiato, si sono portati a ridosso della prima posizione, distante oggi solo di tre misere lunghezze. Certezze che crescono prendono il posto di altre che crollano, Juve e Inter vivono il Natale con stati d’animo opposti. I Campioni d’Italia, ritrovata la compattezza di squadra, le buone prestazioni della difesa, il cecchino d’attacco Mandzukic, l’estro di Dybala e la classe di Pogba, danno l’impressione di avere enormi margini di miglioramento, di non aver in fin dei conti, pigiato ancora al massimo sull’acceleratore. L’Inter invece, inizia a scontare ciò che fin qui ha caratterizzato il suo primato, poco gioco, molto Handanovic, il golletto che talvolta non basta più. Del quartetto di testa, l’Inter è la più debole in assoluto per le seguenti ragioni:
- Rosa qualitativamente scadente
- Gioco scadente
- Ricambi limitati e non all’altezza
La Fiorentina ad esempio, ha un gioco infinitamente superiore all’attuale capolista, un’organizzazione che, con un rosa non eccelsa, ha permesso ai ragazzi di Sousa di trovarsi ad un punto dalla testa. Napoli e Roma sono ampiamente sopra l’Inter per uomini a disposizione mentre sul gioco, Garçia rappresenta il limite attuale dei giallorossi e Sarri, il valore aggiunto dei partenopei.
Da queste semplici considerazioni, si evince come la Juventus, mantenga la leadership sul resto della Serie A potendo contare su una rosa qualitativamente nettamente superiore a tutte le altre squadre. Allegri è poi un tecnico preparato, intelligente e camaleontico, perfettamente in grado di far girare al meglio gli uomini che Marotta gli ha messo a disposizione.
Certo, per l’Inter, vedersi dimezzato il vantaggio sulla Juve all’ultima giornata prima della sosta, deve aver scatenato una specie di panico da 5 maggio e non facciamo fatica a capirli, sono primi per caso perché è chiaro che la pretendente numero uno al titolo, la più seria accreditata per la vittoria finale è il Napoli mentre la Juventus, è l’unica seria alternativa con Roma e Fiorentina possibili outsiders.