Conte, il vero trascinatore di questa Juventus, mantiene un basso profilo e fa benissimo. Essere in testa a questo punto può significare tanto e niente allo stesso tempo. La personalità, il gioco e la voglia di stare lassù a dispetto di tutti, sono invece segnali che fanno ben sperare per il futuro. A Udine, l’allenatore bianconero dimostra ancora una volta tutta la sua preparazione, la sua competenza e la capacità di stimolare i suoi uomini toccando le giuste corde.
Nel recente passato, i vari Ranieri, Ferrara, Del Neri, avevano a più riprese mostrato presunzione nel voler imporre il proprio gioco su ogni campo e contro ogni avversario semplicemente perché, la Juventus secondo loro, non avrebbe dovuto aver paura di nessuno. Adottando questo atteggiamento, senza poter contare su un gioco e un gruppo collaudato, sono andati incontro a figuracce che tutti abbiamo ancora ben vive in mente.
Conte no. L’allenatore bianconero parte dal presupposto che la sua squadra deve di volta in volta, confermare di essere forte e di crescere costantemente. Conte studia gli avversari e sistema la Juventus cercando di vincere sempre la partita. Atteggiamento e peculiarità di base, sono sempre le stesse. I risultati, pur non avendo la migliore rosa a disposizione, danno ragione alla Juventus e questo, nonostante le cassandre di turno, aumenta a dismisura i meriti dell’allenatore bianconero.