La Juventus torna a Torino con tre punti che vogliono dire primato in classifica per tutta la durata della sosta. Contro il Siena si è concluso il primo ciclo di ferro di questa massacrante stagione e i risultati non possono che essere più che positivi.
Come ha detto Carrera nell’intervista post gara, la Juve è imbattuta da 46 gare, ha fatto quasi 90 reti e ne ha subite meno di trenta. I tre punti di Siena sono di quelli che fanno tantissimo morale perché ti danno proprio l’idea di averli ottenuti gettando il cuore oltre l’ostacolo e di aver combattuto fino alla fine per andare a riprenderlo.
Di fronte una squadra votata al catenaccio estremo con due linee di uomini sistemate a ridosso dell’area a protezione di Pegolo. Facile poi per i padroni di casa, trovare spazio in qualche ripartenza e creare apprensione dalle parti di Buffon.
Da più parti ho sentito e letto di partita sofferta da parte della Juventus, qualcuno è arrivato a scrivere che Marchisio avrebbe salvato i bianconeri. Ma quando mai! La Juventus ha risolto brillantemente una difficile partita contro un avversario che, al netto della penalizzazione, si troverebbe a pari punti del Milan.
Vincere contro Cosmi e la sua squadra nel modo in cui si è vinto oggi, dimostra la forza, la solidità di un gruppo guidato da straordinari professionisti come Conte e Carrera. Il cambio tattico sul finire è stata l’intuizione che ha spento definitivamente il Siena e acceso il genio del nostro Principino Claudio Marchisio.
Nota a margine: Una partita del genere, l’avessero vinta Milan, Inter o Napoli, sarebbe stata raccontata come una prova di maturità della grande squadra che sa soffrire per poi colpire quando c’è da colpire. Non facciamoci ingannare dai soliti pennivendoli e mezzobusti schierati.