Calcio italiano si interroga, Inter Suning società diventa Indo Cinese con Moratti che lascia, fine ingloriosa di un presidente narciso
Inter Suning accordo
Inter Suning il calcio italiano saluta il presidente narciso Moratti, che per appagare il suo Ego ha portato l’Inter ad un passo dalla rovina economica, quella sportiva è stata abbondantemente raggiunta. Quella che per l’Inter era stata la gioia più grande, si sta rivelando un vero e proprio cataclisma. Dopo aver centrato un dopato triplete (fortuna e spese oltre il sopportabile), Moratti ha battuto in veloce ritirata, chiuso i rubinetti e chi si è visto si è visto. Fine ingloriosa di una società che, nella storia del calcio italiano e mondiale, ha contato più per qualche giornalista della rosa e qualche borghesotto milanese, che per gli effettivi risultati ottenuti. Discontinua e assente per interi ventenni dal calcio che conta, l’ultima Inter somiglia tanto a qualche azienda che prima di chiudere i battenti, decide di andare oltre le proprie possibilità e fare il colpo, tanto del dopo, chi se ne importa.
Moratti Inter addio
Moratti verrà ricordato più per il triplete che per aver ceduto l’Inter, dapprima ad un indonesiano che ha avuto la bella idea di mettere a prestito soldi nella società, facendoseli ridare con un interesse niente male, poi, sottoscrivendo la propria uscita definitiva, cedendo il pacchetto ai cinesi del gruppo Suning. Gli interisti sono così, più li prendi a pesci (cinesi) in faccia e più ti amano (amala no?). Che poi, una curiosità ti viene pure e ti chiedi il perché, se l’Inter non è stata un affare per uno che di soldi si diceva averne per fare qualche guerra, tale Erik Thoir, dovrebbe diventarlo per questo gruppo cinese? Perché d’accordo, saranno cinesi ma mica sono scemi, anzi. Ricapitolando: Suning vuole espandersi in Europa e, per farlo, decide di imbarcarsi in una società che fa acqua da tutte le parti, che è sotto scacco della Uefa per aver ripetutamente violato i parametri finanziari imposti e che, ben che vada, si giocherà una Europa League fino in fondo. Ora, considerato che il calcio italiano proprio benissimo non sta nemmeno a Rank, e che certamente il nostro, non è il torneo più blasonato e ambito dai top player mondiali, che l’organizzazione generale della Serie A, è almeno dieci anni indietro rispetto ad altri campionati in Europa, è ragionevole chiedersi perché un gruppo come Suning decida di investire in un carro da morto o no?