Curva tifosi chiusa, Juve fa ricorso
Juve Curva Sud Squalifica
Curva tifosi chiusa, Juve fa ricorso, sacrosanto ricorso, ineccepibile decisione. Non fosse che di mezzo ci vanno ignari abbonati e incolpevoli tifosi, la decisione assunta dagli organi competenti, in merito alla chiusura della curva dei tifosi bianconeri ha qualcosa di dannatamente surreale. Ricapitolando: Torino-Juve, ultimo derby scorso giocato allo stadio Olimpico, quindi, in casa dei granata. Analizziamo i fatti:
- Gli ospitanti, permettono l’ingresso ad un tifoso che è sprovvisto di biglietto.
- Il suddetto tifoso, sottoposto a Daspo, poteva trovarsi ovunque meno che allo Stadio e nelle sue vicinanze.
- Tale soggetto, è stato accertato, non essere iscritto nella lista dei tifosi bianconeri presenti allo Stadio nel settore ospiti, nè essere abbonato alla Juventus.
- L’uomo viene successivamente individuato e arrestato dalla polizia.
La Juventus viene chiamata in causa per la famosa e, alquanto discutibile, responsabilità oggettiva per il comportamento tenuto dai suoi tifosi. Nella fattispecie però, sfugge, quale tipo di controllo avrebbe potuto mettere in atto la società di Agnelli non avendo alcun potere sui flussi di ingresso allo Stadio e in presenza di evidenti carenze in ordine alla sicurezza. Sicurezza che era, senza ombra alcuna, di esclusiva competenza della società di Cairo o comunque, non di certo a carico dei bianconeri. In definitiva, secondo il Giudice che ha chiuso la curva, se la società ospitante non è capace di controllare ogni singola persona che ha accesso all’impianto sportivo, se chi organizza l’evento non riesce a garantire la sicurezza degli interventi e, soprattutto, se chi compie l’atto illegittimo e dannoso per la salute altrui si trova, quando per legge non dovrebbe, nel settore ospiti, la colpa è della Juve, per assurdo, anche se si fosse giocato il derby di Milano. Siamo alle comiche.
Questo il testo del comunicato Juve
L’odierna decisione della Corte d’Appello della FIGC desta molta perplessità dal momento che l’autore materiale del reato è stato individuato ed arrestato. Tale individuazione ha permesso di dimostrare che il soggetto:
- si trovava all’interno dello Stadio Olimpico di Torino, in evento organizzato da altra società, privo di biglietto e il suo nome non compare sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti
- era già sottoposto a D.A.Spo
- non risulta tra gli abbonati della Juventus.
Non è chiaro, pertanto, come la società possa essere ritenuta responsabile, ancorché oggettivamente, dei suoi comportamenti. La Juventus e i suoi tifosi non devono pagare il prezzo delle lacune ed inefficienze altrui. Juventus Football Club ricorrerà presso il Collegio di garanzia dello sport del Coni avverso al provvedimento odierno.